La cucina di Fontechiara Le Marche Agriturismo

cucina delle marche italy

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Fontechiara cuciniamo solo per gli ospiti che soggiornano nella nostra struttura. Il menu è fisso e su prenotazione ed è composto dalle seguenti portate: antipasto, primo, secondo, contorno e dolce. Utilizziamo in massima parte i prodotti della nostra azienda biologica, come le verdure appena raccolte del nostro orto, la frutta fresca dei nostri alberi, le uova , il miele delle nostre api e naturalmente l’eccellente olio extravergine di oliva di nostra produzione. Queste  materie prime, che compongono i nostri piatti, sono freschissime e rigorosamente biologiche e questo ci permette di offrire dei piatti veramente genuini.  Per quanto riguarda i prodotti non di nostra produzione, ci serviamo da agricoltori e allevatori locali che garantiscono la grande qualità e la tipicità dei loro prodotti. Su richiesta prepariamo piatti vegetariani e piatti per celiaci. Riserviamo un trattamento preferenziale ai bambini che possono scegliere di non consumare il menu completo ma solo una o più portate, pagando il relativo costo naturalmente ridotto

Alcune ricette tipiche

Calcioni

Il calcione di Treia è un saporito calzone a pasta morbida cotto al forno, caratteristico del periodo pasquale. Apprezzabile come spuntino o come dessert, si accompagna, in quest’ultimo caso, con la celebre Vernaccia di Serrapetrona. Uova        10 Farina      gr 600 Strutto     gr 50 Zucchero  gr 500 Pecorino fresco   gr400 Pecorino grattugiato gr 400 Limoni    3 Fare la sfoglia con 5 uova, 6 etti di farina, un etto di zucchero e lo strutto sciolto e ricavarne dei dischetti come per i ravioli. Preparare il ripieno con il pecorino, quattro etti di zucchero, 5 uova, il succo di tre limoni. Al centro di ogni dischetto disporre un cucchiaio d’impasto; richiudere i calcioni e farli lievemente asciugare; quindi spennellarli con tuorlo d’uovo. Con un coltello a punta fare due tagli a croce in superficie e mandare al forno.

Foglioline di lonzino con misticanza, mele e pecorino di fossa

Lonzino di lombetto                   gr400 Misticanza                                      gr120 Mele                                                  una Pecorino di fossa scaglie          gr60 Pomodori pendolino                  gr120 Olio                                                    6 cucchiai Sapa Sale, pepe Disporre le foglie di misticanza sul piatto. Tagliare il lonzino sottilissimo e metterlo sopra la misticanza dandogli una composizione. Tagliare la mela molto sottile e appoggiare qualche fettina a fianco del lonzino Decorare con i pendolini a spicchi, salare, pepare, qualche goccia di sapa e uno spruzzo di extravergine. Cospargere in fine il tutto con scaglie di pecorino di fossa.

Passatelli  in  brodo

Pane grattugiato                         gr50 Burro                                               gr50 Uova                                                quattro Brodo                                              l. 1,5 Filetto di manzo                          gr500 Pecorino di fossa                       gr100 Spinaci                                           gr300 Sale, Noce moscata Macinare al tritacarne il filetto, quindi aggiungere gli spinaci lessati,strizzati e tritati, il burro, il pane, mezzo etto di pecorino, i soli tuorli delle uova, la noce moscata (un pizzico), il sale. Amalgamare l’impasto e quindi lavorarlo con il disco forato dell’attrezzo per passatelli o con lo schiacciapatate a fori larghi. A parte preparare un buon brodo di gallina o cappone e quando bolle farci cadere dentro i passatelli tagliandoli man mano che escono dal passapatate. Cuocerli per pochissimi minuti. Servire con parmigiano.

Tajulì  Pilusi

Guanciale di Visso                   gr100 Farina di grano                         gr500 Pomodori pelati                        gr250 Pecorino grattugiato Sale, olio extravergine Preparare la sfoglia solo con acqua e farina e quindi tagliarla a forma di tagliolini che andranno cotti in acqua bollente salata. Preparare il sugo rosolando nell’olio il guanciale tagliato a tocchetti; quindi aggiungere i pomodori e salare. Con questo sugo condire i tagliolini cospargendoli di abbondante pecorino.

Caponata di melanzane

1 melanzana grande o 2 piccole, 2 coste di sedano, 1 cipolla, 1 cucchiaio d’uvetta, 1 cucchiaio di capperi, 1 cucchiaio di pinoli, 300 g di polpa di pomodoro, 2-3 cucchiai d’aceto di mele, 2-3 cucchiai di zucchero, ca 1 cucchiaino di sale, olio extravergine d’oliva. Tagliate le melanzane a cubetti senza sbucciarle, spolverizzatele di sale e lasciatele sgocciolare per 30 minuti. Lavate le melanzane e asciugatele bene. Scaldate l’olio extravergine d’oliva e fate friggere i cubetti di melanzane, tenendo il fuoco moderato. Voltatele e rivoltatele senza romperle per una diecina di minuti. Toglietele dalla padella con un mestolo forato, facendo gocciolare l’olio in eccesso (servirà per la salsa ) e ponetele in un’insalatiera. Nello stesso olio mettete il sedano e la cipolla tagliati ad anelli e fate soffriggere per 1 minuto senza fargli prendere colore. Aggiungete la polpa di pomodoro ed il sale e lasciate cuocere per altri dieci minuti. Cipolla e sedano devono mantenersi un po’ croccanti. Spegnete il fuoco e aggiungete i cubetti di melanzane, l’uvetta, i pinoli e i capperi e mescolate. Fate sciogliere lo zucchero nell’aceto ed irrorate le verdure, aggiustate di sale e mescolate. La caponata si mangia tiepida o fredda accompagnata da un buon pane croccante.

Crostata alla ricotta

Per l’impasto: 180 g di farina, 80 g di burro, 70g di zucchero, 1 uovo, un pizzico di sale Per la crema di ricotta: 250 g di ricotta mista (di mucca e pecora), 75 g di burro, 2 uova, 1 cucchiaio di succo di limone Impastate velocemente tutti gli ingredienti per l’impasto, potete utilizzare il robot da cucina per mescolare e sbriciolare  gli ingredienti e poi  finite di amalgamare la pasta con le mani senza riscaldarla troppo. Stendete la pasta con un matterello e rivestite una teglia bassa, lasciando un bordo di circa 1,5 cm e mettetela in frigorifero. Frullate burro, uova, zucchero, la ricotta ed il succo di limone fino ad ottenere una crema liscia. Distribuite il composto sulla pasta ed infornate nel forno caldo per 45 minuti a 180 gradi. Fate raffreddare la crostata nella teglia. SPECIALITA’ A caccia di sapori tipici: casciotta d’Urbino e prosciutto di Carpegna La grande varietà di paesaggi e microclimi genera un’altrettanta grande varietà di prodotti tipici ed unici delle Marche. Ogni paese ha una sua specialità e spesso la stessa ricetta varia in base al luogo in cui ci troviamo, così non esiste una ricetta unica per il famoso “brodetto” ma una ricetta diversa per le diverse località di mare. Qui di seguito vogliamo elencare alcune delle specialità marchigiane più o meno conosciute, tutte da scoprire ed assaporare. La regione Marche vanta diversi prodotti tipici protetti dal marchio DOP e cioè la Casciotta d’Urbino, già apprezzata da Michelangelo, il prosciutto di Carpegna, l’Oliva Ascolana del Piceno, l’olio extravergine Cartoceto. Ma ci sono molti prodotti in attesa della denominazione e di un’imminente registrazione presso il M.I.P.A.F.   Tra questi c’è L’olio extravergine  Marche. E’ in attesa anche il miele delle Marche che cambia aroma e gusto ad ogni stagione in base alla multiforme composizione botanica e l’andamento stagionale mentre tra i salumi si devono menzionare il Ciauscolo deiSibillini . Tra i prodotti col Marchio IGP si trovano il Vitellone bianco dell’Appennino centrale, la lenticchia di Castelluccio di Norcia e la Mortadella di Bologna. L’eccellenza del formaggio Ma oltre ai prodotti più famosi provvisti di marchio, c’è un’infinità di prelibatezze meno conosciute che rappresentano altrettanto bene i sapori e i profumi di questa regione. I maccheroncini di Campofilone vengono prodotti con grande cura, utilizzando grano duro di eccellente qualità. Tra i tanti pecorini di questa regione, spicca il pecorino di fossa, chiamato Ambra di Talamello, nato nel 1400 al fine di difendere il prezioso prodotto dai saccheggi dei soldati, interrandolo in fosse scavate nel terreno. E’ stato il poeta sceneggiatore Tonino Guerra a coniare il termine “Ambra” (per la somiglianza con la pietra preziosa dal caldo colore dorato) per il formaggio pecorino stagionato nelle fosse di arenaria di Talamello, Dal sapore dolce e leggermente piccante e dai diversi aromi, il formaggio, che viene riposto nelle fosse ad agosto, ne viene estratto a novembre, pronto per la tavola. A merenda col Ciauscolo e il mazzafegato  La storia rurale dominata dalla mezzadria ha fatto sì che si inventassero ricette per sfruttare al meglio e in ogni sua parte il principe dell’aia e cioè il maiale. Ciò è testimoniato dall’uso diffuso del lardo e delle parti meno nobili del maiale per produrre il ciauscolo, la coppa di testa e il mazzafegato. Sono conosciutissimi il salame lardellato di Fabriano, il prosciutto di Carpegna e la porchetta, aromatizzata con un misto di spezie tra cui il finocchietto selvatico che si trova nelle campagne. I tesori della natura Sotto il manto erboso dei boschi di S. Angelo in Vado e S. Agata Feltria cresce il delicatissimo tartufo bianco (tuber magnatum pico). Acqualagna è la capitale del Nero pregiato (tuber melanosporum vitt.) ma si trova anche in tutta l’area di Visso, Camerino e Montefortino, mentre il Bianchetto o Marzuolo cresce a Fossombrone. Tra i vegetali coltivati ricordiamo il carciofo di Montelupone, la mela rosa di Amandola e la patata rossa dell’altopiano del maceratese di Colfiorito. E  per finire… un’Anisetta o un vino cotto Mistrà e Anisetta nascono dall’usanza di aromatizzare l’alcol con l’essenza dell’anice (Pimpinella anisum), che cresce in gran quantità nei Monti Sibillini e ben si accompagnano col caffè d’orzo della varietà marchigiana orzo mondo o un dessert dolcificato con la sapa. La patria del vino cotto è Loro Piceno, ma ogni famiglia rurale marchigiana produce il proprio Vì cottu passandolo di botticella in botticella quasi come si fa per l’aceto balsamico ottenendo così un prodotto con 20 o 30 anni d’invecchiamento e un profumo e una finezza unici. L’Agriturismo Fontechiara si trova nelle Marche, in provincia di Macerata a 4 km da Treia. Si può scegliere una vacanza Bed and Breakfast – B&B,  ma agli amanti dello slow food e della cucina genuina proponiamo vacanze in mezza pensione o in pensione completa. Un soggiorno a Fontechiara permette di seguire lo spirito dell’ ecoturismo e dà l’opportunità di assaggiare in un ambiente incantevole, i nostri prodotti biologici e regionali, come l’olio d’oliva extravergine Fontechiara ed i rinomati vini marchigiani. Il casale coniuga armoniosamente il fascino antico con le moderne comodità  ed ha una piscina circondata dal verde. Offriamo vacanze dedicate alla tranquillità, allo yoga, all’arte, alla pesca o all’acquisizione di conoscenze sulla produzione e la valutazione dell’olio d’oliva extravergine; i nostri ospiti stranieri possono partecipare alle lezioni d’italiano mentre i dintorni sono perfetti per una vacanza sportiva in sella ad una mountain bike o per fare una gita di shopping in uno dei tanti outlet della regione. Accogliamo con piacere anche i nostri amici a quattro zampe, cani e gatti e offriamo un servizio di dog sitting qualificato. Nelle Marche si trovano spiagge incantevoli, montagne mozzafiato, boschi preziosi, natura incontaminata e innumerevoli luoghi di interesse storico e artistico oltre agli infiniti piaceri enogastronomici. E’ veramente “L’Italia in una regione”. Consultate i nostri prezzi e le offerte speciali per una vacanza indimenticabile.”

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